martedì 24 marzo 2015
mercoledì 11 marzo 2015
Oggi si sono svolti i funerali della Sig.ra Graziella Pisa Ermentini, che ha raggiunto il suo Augusto.
Nei decenni della nostra collaborazione con il Prof Ermentini, la Sig.ra Graziella, che noi affettuosamente chiamavamo la "Direttrice della Clinica Psichiatrica di Brescia", era sempre presente, con la sua forte personalità.
In particolare è in me vivido il ricordo di quando, nel lontano 1983, nacque la nostra Rivista Psychopatologia. La Signora Graziella ci diede un suo importante contributo. La ricordiamo tutti con affetto.
Siamo tutti vicini a Roberta e famiglia.
Giuseppe Fàzzari
Nei decenni della nostra collaborazione con il Prof Ermentini, la Sig.ra Graziella, che noi affettuosamente chiamavamo la "Direttrice della Clinica Psichiatrica di Brescia", era sempre presente, con la sua forte personalità.
In particolare è in me vivido il ricordo di quando, nel lontano 1983, nacque la nostra Rivista Psychopatologia. La Signora Graziella ci diede un suo importante contributo. La ricordiamo tutti con affetto.
Siamo tutti vicini a Roberta e famiglia.
Giuseppe Fàzzari
lunedì 9 marzo 2015
domenica 16 novembre 2014
Il Prof Augusto Ermentini, fondatore nel 1983 della Rivista Psychopatologia International Journal of Psychiatric Culture and Praxis
La mia conoscenza con il Prof Augusto Ermentini risale al
lontano novembre del 1977, mentre sostenevo a Milano l’esame di Antropologia
Criminale. A quel tempo avevo iniziato da pochissime settimane con curiosità
mista a prevalenti timore e pregiudizi il volontariato presso l’Ospedale
Psichiatrico Provinciale di Brescia. Ricordo il sincero interesse umano nei
miei confronti e le parole di caldo incoraggiamento per il mio futuro
professionale.
Il piacevole incontro favorì
la primavera successiva la mia decisione
di frequentare i suoi corsi di Clinica Psichiatrica il sabato mattino ad Affori
e di Psicopatologia Generale il sabato pomeriggio in Guardia II°, sempre a
Milano, in compagnia del compianto
Dr Guido Avanzini e del Dr Leonardo Callea oggi valente neurologo e fisiatra.
Il prof Ermentini a
novembre 1978 iniziò le lezioni di Clinica Psichiatrica all’EULO di Brescia. Era
l’inizio di una collaborazione intensa che non si sarebbe mai interrotta.
Il Prof Ermentini possedeva
una formazione psicoanalitica di tutto rispetto. Aveva svolto un’analisi
didattica con Franco Fornari e supervisioni in Svizzera con Raimond de
Saussure, allievo di Freud ed analista di Jaques Lacan.
Dopo la laurea,
conseguita con una tesi sull’EEG con Gastaut a Marsiglia, aveva inoltre
trascorso numerosi soggiorni di studio a Ginevra ed a Zurigo, dove aveva
collaborato con Piaget ed Ajuriaguerra ed aveva conosciuto Karl Gustav Jung, Melanie Klein e Eugène Minkowski.
Ha lavorato in qualità
di assistente di ruolo presso la Clinica Psichiatrica di Milano per un anno
circa, quindi nel 1975 ottenne
l’incarico di psicodiagnostica all’Università
di Trento.
Nell’A.A. 1977/78 divenne
Professore stabilizzato incaricato della Cattedra di Criminologia dell’Università
di Milano.
Si era occupato a
lungo di psichiatria forense. Nel 1978 era stato consulente criminologo dell’allora Ministro degli Interni
Cossiga, in occasione del rapimento di Aldo Moro.
Nel 1978 divenne Professore
stabilizzato di Psicopatologia Generale sino all’ottobre 78, quando assunse
l’incarico di Clinica Psichiatrica all’EULO di Brescia. Nel 1981 vinse il
concorso di Professore straordinario, Direttore della III Cattedra di Clinica
Psichiatrica dell’Università di Milano, trasferito a Brescia nel 1982 come
Straordinario e poi come Ordinario con la nascita a Brescia dell’Università
Statale.
Sono alcune centinaia
i medici che si sono laureati a Brescia con una tesi in psichiatria. La sua
umana disponibilità, la sua generosità, oltre che la sue indubbie cultura e
competenza, avevano orientato verso la scelta della tesi in psichiatria un
numero inaspettato di laureandi.
Fu Presidente
dell’AIPRA Associazione Italiana per il Rorschach ed altre tecniche proiettive
e Direttore Responsabile della Rivista organo ufficiale dell’AIPRA, e Vice
Presidente della sezione di Psichiatra Forense, entrambe sezioni speciali della
Società Italiana di Psichiatria.
Fu a lungo Editor in
Chief della Rivista Psychopathologia- International Journal of Psychiatric
Culture and Praxis, publicazione bimestrale distribuita in 5.000 copie dal 1982 al 2004.
Nel settembre 1988 iniziò
a quasi 61 anni la sua avventura assistenziale psichiatrica territoriale: divenne
Direttore della II° UOP dell’USSL 41 di Brescia. Tutti noi ricordiamo il mitico
III° Centro Psicosociale di Via Manara a Brescia, dove, sotto la sua spinta, si creò un centro
moderno ed efficiente di salute mentale, non certo comune in quegli anni.
Nel 1992 fu nominato direttore
della I° Unità Operativa di Psichiatria dell’USSL 41: dal 1996 Direttore del
Coordinamento dei Servizi Psichiatrici di Brescia e, dalla nascita, del
Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di
Brescia.
Sotto la sua direzione
a Brescia si è sviluppata una rete
efficiente e completa di servizi di salute mentale anche attraverso contatti e
collaborazioni con Paolo Martini di Arezzo e Giovanni Rotelli di Trieste.
Nel 1993-1994 fu il
responsabile scientifico del Progetto Horizon per l’inserimento lavorativo di
giovani con disturbi mentali, che prevedeva la collaborazione
internazionale con realtà
della Germania, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo.
Favorì la nascita
della Associazione la Ginestra e della Cooperativa la Chimera, la prima con la
mission di diffondere il sapere psichiatrico, la seconda con l’obiettivo di
creare esperienze di lavoro per giovani in carico ai Centri Psicosociali di
Brescia.
Fu a lungo direttore
della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Brescia, che
aveva fondato circa 30 anni prima.
Posso dire di essere
stato il suo primo allievo bresciano. Mi sono molto impegnato negli anni,
sempre aiutato dalla sua stima e dal suo affetto, che non mi sono mancati anche
sino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Mi ha più volte incoraggiato a proseguire con energia e
coraggio nella mia mission del trattamento dei pazienti psichiatrici gravissimi. Pur fiero della sua formazione
psicoanalitica ed umanistica, si sentiva profondamente psichiatra, responsabilmente
vicino alle persone più sofferenti,
con una carica umana non comune.
Tra i suoi allievi più
amati voglio ricordare in primis la figlia Roberta, stimata psicologa, suo
genero, Francesco Maria Saviotti, Direttore del DSM di Desenzano, e i suoi
allievi diretti Gianluigi Nobili, Direttore della UOP di Desenzano, Andrea Materzanini, Direttore del DSM
di Iseo, Oliviero Benzoni, Roberta Bologna, Angelo
Campana, Giuliano Castigliego, Carlo Gozio, Fabio Lucchi, Giuseppe Seggioli, tutti professionisti
eccellenti, con scelte e preparazioni molto differenti. Tutto ciò anche in
virtù del fatto che il Prof Ermentini, con sapiente comprensione, seppe
favorire lo svilupparsi delle nostre attitudini personali, con pazienza, affetto
e capacità di ascolto, senza mai tentare di uniformarci ed appiattirci.
Come dimenticare l’affiorare
del suo sorriso, quando era capace di autoironia sulle sue frequenti, proverbiali
disattenzioni?
Tutti i suoi numerosi allievi
ricordano con grande affetto il loro Professore, grande maestro di vita, Uomo
fine, colto, semplice e generoso.
Giuseppe Fàzzari
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